Sul limitare del centro abitato, sul Canale dei Molini, sorge Il Molino di Fusignano detto anche dei Calcagnini. Esistente fin dalla prima metà del trecento, fu citato per la prima volta nel 1465 nell'atto di infeduazione di Fusignano al Conte Teofilo Calcagnini da parte di Borso d'Este la cui concessione al Conte Teofilo Calcagnini permise di prender acqua dal Mulino di Lugo per alimentare il Mulino di Fusignano, di cui aveva ricevuto in dono la Signoria nel 1465 proprio dallo stesso Duca di Lugo.
Nel 1472 furono terminati i lavori per la deviazione del canale il quale fu allungato sino alle “Bresciane”.
È certo che già prima del 1470 il Mulino di Fusignano fosse alimentato da un proprio adduttore proveniente dal Senio, ricalcando nel tratto iniziale un paleoalveo del fiume, oggi corrispondente alla Via Caminello, il cui nome resta a testimonianza di un antico condotto o chiavica. Questo canale a valle del mulino si dirigeva in valle lungo un alveo utilizzato successivamente dall’attuale canale sino al “Piantone Giovannardi”: il suo percorso andò infatti a coincidere con quella che venne poi denominata la via del Porto dove si riconosce ancora oggi la “Casa del porto” coincidente con la Cascina della Marchesa Calcagnini.

 

Oggi un mastro/fabbro ferraio ha il suo studio ed esposizione di opere in ferro battuto